Il governo di Unidad Popular guidato da Salvador Allende, democraticamente eletto nel 1970 in Cile, viene abbattuto dal golpe militare guidato da Pinochet, con la complicità degli USA.

A cura di  Anna Maria Bruni

E’ l’11 settembre 1973. La nazionalizzazione delle miniere di rame attraverso l’esproprio senza indennizzo alle mega-compagnie statunitensi, le riforme del sistema sanitario e scolastico, la distribuzione gratuita del latte ai bambini, i primi passi per la riforma agraria: “la via cilena al socialismo”, come l’aveva definita Allende, viene ferocemente fermata.

  • “El pueblo unido jamas serà vencido”, Inti Illimani – concerto al Palasport, febbraio 1975

https://www.youtube.com/watch?v=ahwe4z2FIrg

La “dottrina Monroe”, che già dall’800 aveva sancito la supremazia statunitense su tutto il territorio americano, considerando l’America Latina come “il cortile di casa”, si palesava in tutta sua violenza, anticipando tutte le altre dittature che avrebbero sconvolto, gettato nella miseria, violato la libertà di altri popoli.

Libertà.

Questa parola allora rappresentava tutto, per noi che assistevamo pieni di rabbia a quello che stava succedendo, per noi che ci sentivamo ancora figli della Resistenza, per noi che avevamo padri, nonni, zii, fratelli, cugini, che avevano lottato per la nostra Libertà, consegnandoci un paese capace di immensa solidarietà, di fratellanza.

Un paese che ha saputo accogliere a braccia aperte tanti esuli, molti messi in salvo in Cile facendoli rifugiare nella nostra ambasciata. Lo racconta bene Nanni Moretti nel bel film “Santiago Italia”, come racconta la nostra capacità di accoglienza, il nostro “sentirsi parte” tanto da festeggiare i Capodanni a seguire alle 3 di notte, perché sarebbe stata mezzanotte in Cile.

Da oggi, nel 47esimo anniversario di quell’infausta data, dovremmo ripartire per raccontare come ci bastava poco per offrire una stanza, condividere cibo, aiutare a inserirsi, trovare lavoro, e intanto costruire insieme la risposta internazionale a quel massacro, riaccendendo una fiamma alimentata dal calore umano, unico schieramento possibile.

La testimonianza di Anna Maria Bruni:

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