28 minuti di Roma, amicizia, ansie e Campari

di Agostino

Penso che se mi chiedessero di descrivere i miei ultimi 10 anni, me stesso ed i miei amici in 28 minuti avrei molte difficoltà. Racconterei stronzate, divagherei su particolari insignificanti e soprattutto dimenticherei qualcosa o qualcuno di fondamentale.

Credo che tutti avrebbero queste difficoltà, tutti eccetto Asp126 e Ugo Borghetti che il 29 novembre pubblicando Senza Ghiaccio (loro album d’esordio uscito per Bomba Dischi e Universal Music Italia) dimostrano di essere capaci a fare proprio questo: raccontarsi e raccontare Roma, insieme ai loro amici, in soli 28 minuti.

Un lavoro che è allo stesso tempo biglietto da visita inedito del duo e immediatamente anche summa matura di quanto fatto finora.

Dei 9 brani, interamente prodotti da FTTNA, infatti, cinque sono inediti e quattro già pubblicati – negli scorsi mesi – come (meravigliosi) video sul canale Soldy-Music e subito diventati culto.

Il loro segreto sta forse nel fatto che se «per strada un tipo ci urla che semo dei grandi giuro non capisco bene che cazzo sta di» (Mezza Subotex).

Asp126 e Ugo Borghetti sono infatti i due membri più misteriosi della Lovegang e da tempo aspettavamo un loro lavoro. Avrebbero potuto fare altro con «la spocchia de ‘sti rapper e scrive’ testi der cazzo. Dove dico che ‘sta merda spacca (yah)» (LambrateGianicolo). Scelgono invece di raccontarsi, nudi e crudi, come un drink senza ghiaccio, con una serie di brani che difficilmente passerebbero sulle radio mainstream ma che raccontano Roma e gli ultimi anni con una lucidità disarmante.

Scelgono di farlo col loro modo particolare di narrare – per immagini immediate e non filtrate– quello che gli succede, tramite appunti (o barre) scritti al tavolino del bar o mentre si prende il sole sotto la fontana a Piazza Santa Maria. Parole che hanno «la puzza di fame e strada» (Mezza Subotex) ma che, nonostante una visione trasteverina, parlano di tutta la città… una sorta di neoralismo 2.0 in cui sembrano veramente maestri.

Veri e proprio bambini del centro che però sanno come muoversi in borgata (2009).

Ed ecco quindi che in meno di mezz’ora troviamo tanti temi: la gentrificazione di Trastevere (Palazzi) che porta al Bar « e non c’è più un amico, non e più una persona che conosci, c’è tutta sta gente strana, non c’è niente, non c’è amicizia non c’è dialogo …» (Macchinette); L’amicizia quella vera,  sia nel bene quando si festeggia «a ferragosto il pollo fritto è tradizione» (Ballantine’s), che nel male quando «siamo affondati tutti sulla stessa barca» (Macchinette). Ma soprattutto ci sta l’ansia comune ai tanti “quasi 30enni” (ahnoi) che devono capire bene dove andare a parare in questo mondo che sembra sempre più caotico.

Divisi tra notti assurde «per essere sicuro che non me so perso nulla in questa vita» (Notte Assurde) e con i ricordi che «vanno svanendo i sentimenti veri sono messi al bando»  ma in cui alla fine si è sempre «lo stesso guascone ma con l’occhio un po’ più fatto » (2009)

Ed anche se magari questi testi non diventeranno soldi come ipotizzano in Gin Lemon – cosa che invece ci auguriamo – e Asp126 e Ugo Borghetti resteranno «senza soldi e senza fan come vere super star» , speriamo continuino a provare a fare musica, se non altro quando «Passa un pezzo in radio» cantandoci sopra «una canzone ch fa: “Ta-rì, ta-rì, ti-ti-ti-ta-ri-ta-ra”» spingendo forte la «126, CXXVI, love gang, UBC, Soldy Music, Roma, Trastevere …» (Campare di Campari).

Perché, come ripetiamo da un po’ su queste frequenze, la Lovegang è uno dei fenomeni più interessanti del panorama musicale contemporaneo e lasciarsela scappare sarebbe un errore madornale.

Buon ascolto!

  • Gin Tonic
  • Notte Assurda (ft. Pretty Solero)
  • 2009
  • Palazzi
  • LambrateGianicolo
  • Mezza Subotex
  • Ballantine’s
  • Macchinette
  • Campare di Campari

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