13 November 2021  /  Mari, Riccardo, Simona, Eva, Paola, Rebecca, Marcello, Eugenio

Le “soluzioni” dei governi sono il problema

Oggi vogliamo raccontarvi il climate camp organizzato ad Acrobax dalla rete ecosistemica e che si è svolto a Roma tra il 28 ottobre e il 1 novembre 2021

Il Roma Climate Camp è stato un grande successo. Più di 700 attivistə da tutta Italia e anche dall’estero hanno partecipato arrivando da percorsi e realtà diverse ed eterogenee: dalle associazioni, ai movimenti, ai comitati di lotta, a centri sociali e spazi transfemministi.

Per il laboratorio Costruendo cammini comuni: il dialogo tra percorsi e pratiche di lotta all’estrattivismo ed al colonialismo , che ha visto la partecipazione del Congreso Nacional Indígena dal Messico, rimandiamo all’ascolto del podcast della nostra puntata di sabato scorso.

In questa puntata

Riccardo ci parlerà del laboratorio su climate justice e G20 (00:08:00),

Eva del Laboratorio Ecotransfemminista multispecie “Siamo tuttə animalə ognunə con la propria diversitá” organizzato da Corpi e Terra e Libere soggettività trans* di Non una di Meno (00:12:00),

Simona del laboratorio su città estrattiviste e resistenze locali (00:33:00)

Ascolteremo poi Paola dello spazio benessere che ha redatto anche il protocollo del campo dal titolo “Per lo star bene” per prevenire violenza di genere, colonialista, razzista e abilista di cui parla Mari e Rebecca, Marcello ed Eugenio del gruppo di autotutela che ci raccontano la loro esperienza (00:42:00)

L’azione di blocco non violento della CRistoforo Colombo nella mattina del 30 ve la raccontiamo con questo video di Emanuele. L’azione sia servita a catturare l’attenzione e a ribadire che le misure oggetto di discussione nel G20 sono assolutamente inadeguate ad affrontare l’emergenza climatica e gli scenari catastrofici che questa sta già causando in tutto il pianeta. Come si temeva, dopo il G20 di Roma, anche la COP26 ha fallito.
Non si smette di ripeterlo, non serve il greenwashing, serve un cambio radicale di sistema.

C’è stato molto altro ma soprattutto un gran desiderio di partecipare e una voglia di continuare.

Per la Rete Ecosistemica (l’assemblea delle realtà che ha organizzato il Roma Climate Camp) il camp è stata un’occasione di incontro e confronto, in cui i temi della giustizia ambientale, sociale, ecosistemica, produttiva e riproduttiva sono stati al centro di stimolanti dibattiti. È interessante notare che la stessa piazza è nata in luoghi diversi, da Milano a Glasgow per la COP 26.

Questo significa che un grande ed eterogeneo movimento sta trovando, a livello globale, una propria identità di linguaggio e un’unità di intenti: la realizzazione di un sistema sociale, economico e culturale alternativo a quello dominante e incentrato, appunto, sui temi della giustizia ambientale e climatica.

In questo senso, l’emergenza climatica – che i grandi del mondo fanno finta di affrontare – è la conseguenza di un sistema economico basato sulla crescita e palesemente insostenibile.

La Rete Ecosistemica, di cui fanno parte molte realtà di Roma e Lazio può essere uno spazio e fornire uno spazio dal punto di vista del dialogo, dell’autoformazione e della forza collettiva che possiamo costruire come hanno dimostrato le proteste al G20.

Potete seguire la pagina della rete Ecosistemica e partecipare alla costruzione delle prossime assemblee, azioni, campagne.

contatto rete.ecosistemica.roma@protonmail.com

TRANSfemmINonda del 13/11/2021 – Da Roma a Glasgow: le “soluzioni” dei governi sono il problema

  • Sudor Marika ft. Chocolate Remix – Las Invertidas
  • Rio abajo – Ana Tijoux
  • L’elefante bianco –
  • Fossili
  • Heartbeat –  Nneka
  • The roots of chicha