TRANSFEMMINONDA 5.14 – Praticare l’antispecismo lasciando spazio
Le ricadute spaziali e linguistiche dello specismo
In questa puntata intervengono Ludo e Lisa a raccontarci del “libretto”a cui hanno lavorato e che hanno recentemente pubblicato e che trovate nei banchetti di Corpi e Terra e Agripunk e molti altri in ambito di movimento. Autostampato in serigrafia in due colori al laboratorio Contrario a Centocelle nel mese di novembre 2023
Animal* Parole Spazio è il titolo del libretto che cerca di indagare su come abbiamo determinato la nostra idea di animale con parole e spazi e come questo abbia distorto la nostra idea di umano. Tutto ciò per aggiungere un pezzettino alla decostruzione del più grande privilegio che tuttx noi esseri umanx abbiamo: il privilegio di specie all’interno di un sistema specista.
Ludo e Lisa si sono approcciate all’antispecismo da due campi di studio diversi: l’architettura e il linguaggio. Cercano di tenere assieme questi due aspetti, di farli intersecare, e di vedere quanto l’uno alimenti l’altro.
Cosa vuol dire “animale”?
Nulla e tutto, se capiamo che il suo significato non ha fondamenta sul piano biologico.
E cosa si intende per “umano”, se capiamo che è solo una categoria storica?
E che succede quando questi due termini, arbitrari e astratti, interagiscono con lo spazio che ha una dimensione concreta, materiale e determinata?
Che idea abbiamo dell’animale nello spazio?
C’è relazione tra la nostra idea di spazio e la nostra idea di animale?
E in tutto questo, che ruolo abbiamo in quanto umanx nel definire l’uno e l’altrx?
Che conseguenza ha lo specismo in termini spaziali?