21 May 2020  /  TRANSfemmINonda

Una ribelle contro la mafia

Da TRANSfemmINonda vogliamo ricordare Felicia Bartolotti, la madre di Peppino Impastato che, dal giorno dopo l’assassinio mafioso del figlio, lottò per la verità e la giustizia ed aprì le porte della sua casa per continuare in prima persona il lavoro di Peppino. Felicia non si è mai rassegnata e, come le madri di plaza de mayo, ha sempre gridato al mondo i nomi dei colpevoli. È stata la seconda donna a costituirsi parte civile in un processo di mafia. Felicia si è ribellata alla norma dell’omertà, alla norma di restare in casa chiusa nel silenzio e nel dolore.

Felicia ci ha lasciato nel 2004, non prima di aver strappato la promessa che le porte della sua casa avrebbero continuato ad essere aperte.
Oggi quella casa è diventata la Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato. Casa memoria è l’eredita morale lasciataci da mia nonna Felicia, scrive sua nipote Luisa il 9 maggio scorso è stato il 42esimo anniversario dell’assassinio di Peppino da parte della mafia.
Peppino che proprio attraverso la radio,  Radio aut, entrava dentro le casa di tante persone, persone che non andavano ai comizi perché avevano paura della mafia, e parlava di antimafia, di giustizia sociale, di ecologia, di libertà.

Vogliamo raccontare  Felicia  attraverso un testo ispirato al racconto in prima persona che abbiamo trovato nel libro “Le ribelli” di Nando Dalla chiesa

Venerdì 22 maggio alle 21:25 su Rai1 si trasmette il film “Felicia Impastato”  di Gianfranco Albano

Audio

audio originale radio aut, onda pazza 

audio intervista a Felicia

I cento passi di Modena City Ramblers
I cento passi dei Modena Cityaudio scena finale del film  I cento passi  del 2000 diretto da Marco Tullio Giordana

Disponibile su:

 

 

 

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