2 July 2020  /  Transfemminonda

26 giugno: nella nostra giornata di mobilitazione come NonUnadiMeno abbiamo deciso nell’assemblea transterritoriale Marche di essere all’Hotel House a Porto Recanati ( MC) e raccontare da dentro il mega complesso dalle voci di chi ci abita.

Oggi abbiamo scelto di venire qui nella provincia di Macerata dove il razzismo è palese. Siamo qui perchè volevamo essere in un luogo  dove la segregazione si è fatta ghetto e c’è una divisione fisica tra la città perbene e  “gli scarti ” cos’è ci definiscono” ribatte uno dei ragazzi con cui parliamo. I suoi aspettano da 22 anni la cittadinanza e forse non le avranno mai, lui ha il permesso che viene rinnovato ogni 2 anni, non riesce a trovare un lavoro in regola perchè chi viene da qui è stigmatizzato, e succede anche ai bambini e alle bambine che vanno a scuola.
E’ stato veramente un pugno allo stomaco sentire le tante storie che non riportiamo per rispetto della privacy e per la fiducia che ci hanno dimostrato raccontandoci le loro vite. il 26 giugno abbiamo scelto questo luogo simbolo del razzismo che viene effettuato su 2000 persone  solo per essere povere e per arrivare da luoghi diversi.  Il nostro presidio di solidarietà ha lasciato il posto all’ascolto, abbiamo voluto fare tutte un passo indietro senza metterci in evidenza riconoscendo i nostri privilegi.
Più volte nelle piazze abbiamo parlato del razzismo che attraversano le nostre città e province che si cerca sempre di sminuire, non volevamo essere in  piazza nella nostra comfort zone, era nostro dovere essere qui dove i nostri fratelli e sorelle patiscono ogni giorno sin da piccoli il razzismo, l’emarginazione, la discriminazione, le perquisizioni, i controlli a qualsiasi ora. Era il nostro sacrosanto dovere essere non al centro della città in piazza ma nella periferia, dove stanno gli ultimi che hanno la loro voce.
Abbiamo scelto di sovvertire la nostra agenda e di iniziare dove concretamente c’è bisogno e non si ha assolutamente nulla a cui aggrapparsi.
Libere di transitare, no alla stigmatizzazione delle fasce più povere questo è il nostro  racconto, ringraziamo i ragazzi che ci hanno accolto ed accompagnato questa è la nostra prima tappa. L’antirazzismo deve essere sulle barricate come qui all’Hotel House. Nessuna strumentalizzazione sulle persone che abitano qui che non staranno di certo in silenzio dopo tutto quello che subiscono da sempre.
Queste le testimonianze che abbiamo raccolto:
Maddy dell’assemblea transterritoriale Non Una Di meno Marche

Disponibile su:

 

 

 

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